La maestra entrò in aula quel giorno con lo sguardo determinato. “Oggi dettato”. Le penne iniziano a posizionarci sul foglio pronte a fare fuoco. Ognuno si mette comodo prendendo la mira e puntando il fianco sinistro del nemico. I banchi iniziano a tremare. Un vento fastidioso invade l’aula disturbando la carta pronta ad essere giustiziata. Matilde, la maestra inizia a dettare.

Sono stati attimi veloci e pieni di follia. Con molto veemenza qualcuno prese la penna rossa e fece un punto sul foglio. Silenzio. Non si sente più nessuna voce. Il ragazzo rimise il tappo alla penna, prese il suo quaderno (4 fogli attaccati con un pò di adesivo) e consegnò il foglio alla maestra. “Ho finito” disse.

Questa folle storia inizia da un punto, dalla fine, dal termine che ti permette di ricominciare, dall’estremo dal quale è possibile raggiungere l’equilibrio. Da quel punto che ti permette di alzarti ed andare via, da un foglio destinato a viaggiare per ritornare nelle mani della sua terra. E’ la storia di un Punto che, deluso da infami parole, ha incontrato Virgola, tenera e lenta, come la vita dovrebbe essere.